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Palazzo Ducale di Gubbio

Storia

Stremati da decenni di lotte tra le fazioni cittadine nel 1384 gli eugubini si affidano ai Montefeltro per garantirsi la pace. Primo conte di Gubbio è Antonio, che pone le basi territoriali di quello che sarà poi il ducato dei Montefeltro. A Gubbio Antonio si insedia nelle case – il vecchio Palazzo della Guardia - che il Comune ha dismesso nei pressi della cattedrale. Con la costruzione di Palazzo dei Consoli, infatti, l’autorità civica si trasferisce nell’area di Piazza Grande, baricentrica rispetto all’intenso sviluppo urbanistico del XII e XIII secolo. Nel 1404, alla morte di Antonio, gli succede il figlio Guidantonio, nato dalle nozze con Agnesina di Vico. Guidantonio avvia la ricostruzione dei fabbricati che poi daranno luogo al Palazzo Ducale. Dalle prime nozze con Rengarda Malatesta Guidantonio non ha eredi e nel 1424 ottiene da Martino V la legittimazione del figlio Federico, nato due anni prima nel castello di Petroia, nei pressi di Gubbio. Due sono le versioni sulla nascita di Federico: la prima lo vuole figlio illegittimo di Guidantonio ed Elisabetta degli Accomandugi, dama della contessa Rengarda; la seconda, invece, lo ritiene nato dall’unione di Aura, figlia primogenita di Guidantonio, con Bernardino degli Ubaldini, uomo d’arme di illustre famiglia eugubina, poi legittimato dal nonno per garantirsi la discendenza maschile. Nel 1424 Guidantonio sposa Caterina Colonna, nipote di Martino V. Tre anni dopo nasce l’agognato erede legittimo, Oddantonio. Il piccolo Federico viene così allontanato dalla corte e cresciuto a Mercatello sul Metauro da Giovanna degli Alidosi Brancaleoni, che lo educa insieme alla figlia Gentile, già destinata a sposare Federico come di fatto avverrà nel 1437. Nel 1433, a soli undici anni, Federico è mandato come ostaggio a Venezia, dove resta un anno ed entra nella Compagnia della Calza, che riunisce i giovani nobili veneziani nel rispetto degli ideali cavallereschi. Nel 1434 viene accolto a Mantova dai Gonzaga; qui è istruito insieme al giovane Ludovico da Vittorino da Feltre. Nel 1437 il matrimonio con Gentile Brancaleoni gli porta in dote il territorio di Mercatello, di cui diviene conte nel 1443. Intanto nel 1441 l’importante vittoria militare contro gli storici rivali, i Malatesta, nell’imprendibile fortezza di San Leo lo consacra condottiero e gli arreca fama in tutta Italia. Nel 1443, alla morte del padre, diviene conte il fratellastro Oddantonio, ucciso neanche un anno dopo in una congiura. È Federico, così, a succedergli nel governo del Montefeltro. Federico garantisce al suo territorio un quarantennio di grande prosperità, reimpiegando i proventi delle tasse nel potenziamento economico e nelle infrastrutture del Montefeltro, mentre utilizza il ricavato delle sue condotte militari per la costruzione dei palazzi di Urbino e Gubbio e per un mecenatismo che proietta i due centri tra le più brillanti corti rinascimentali. Morta nel 1457 Gentile Brancaleoni senza avergli dato eredi, Federico sposa nel 1460 la quattordicenne Battista Sforza, figlia di Costanza Varano e Alessandro, signore di Pesaro, e nipote di Francesco, duca di Milano. Nonostante sia un matrimonio politico, quella fra Federico e Battista si rivela un’unione di grande amore, alimentata dalla straordinaria intelligenza e cultura della moglie, capace di reggere le sorti del Montefeltro durante le assenze del marito. Il 24 gennaio 1472 a Gubbio, dopo sette figlie, Battista partorisce l’agognato erede maschio, Guidobaldo. In luglio la contessa muore di polmonite. Nei due anni che seguono Federico si concentra nel portare avanti la ricostruzione dei palazzi di Urbino e Gubbio. Quest’ultimo alla morte di Federico nel 1482 non è ancora del tutto ultimato.

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